Buona domenica,
durante alcune simulazioni controllate, due sistemi di AI si sono auto-replicati autonomamente.
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Le persone normali vogliono vivere tranquille, avere uno stipendio decoroso, fare sport il sabato, portare i bimbi allo zoo; e la destra incarna meglio la medietà di questo tipo di vita. Poi c’è un’altra ragione: la sinistra aveva propugnato ideali immensamente alti ma troppo complicati da raggiungere, che sono stati travolti da una società che si è trasformata prima che potessero essere realizzati. Diciamoci la verità: rispetto a mezzo secolo fa, quanto sono attrattive oggi idee nobili come la fraternità universale e la giustizia sociale, rispetto a cose pratiche tipo quelle che ciascuno di noi può realizzare con lo smartphone in mano?»
[Corrado Augias]«Oggi, l'Europa deve rispondere alla sfida lanciata da Trump se non vuole essere destinata ad essere in futuro un insieme di colonie al servizio degli imperi che si divideranno il dominio del mondo. Se risponde a questa sfida rafforzando le proprie istituzioni e la propria sicurezza, potrà poi giocare un ruolo nel concerto delle grandi potenze e magari invitarle tutte intorno a un tavolo per decidere, insieme, di smantellare gli eserciti e di destinare le risorse così risparmiate per combattere la fame, realizzare la transizione energetica e porre le premesse per uno sviluppo sostenibile in tutti i continenti. Altrimenti, non potrà neppure scegliere quale padrone servire»
[Il Mulino]«La cosa più surreale, almeno per me, è vedere l’uomo più ricco e potente del mondo appropriarsi di un concetto che nasce dal basso, e soprattutto farlo da un piedistallo social di cui è egli stesso il proprietario e che gli permette di parlare ogni giorno a centinaia di milioni di persone.
Come può Musk - che oggi è l’incarnazione massima del potere costituito - continuare ad alimentare una narrazione alternativa da rivoluzionario, da agitatore, e farla franca?»
[Valerio Bassan]
STORIE
La cinquantatreenne statunitense Towana Looney è la terza persona al mondo ad aver ricevuto da un maiale il trapianto di un rene sottoposto a editing genetico. Allo stato attuale, è l’unico essere umano vivente ad avere un organo suino
QUANTUNQUE DONNA
Questa settimana è morta “solo” Marianne Faithfull. Ed è giusto così, perché le lacrime vanno dedicate solo a lei, così imponente, così importante.
Più giù, vi segnalo link musicali e una breve quanto intensa intervista.
Qui, invece, vorrei solo dire che se essere femminista significa anche praticare i propri diritti, sfidare i maschi sul loro campo rischiando di cadere pur di affermare i propri talenti, Marianne Faithfull è stata una femminista esemplare: leggete qui
MEDIA & MEDIA
Ai primi di febbraio, uscirà “Buster”, la biografia a fumetti di Buster Keaton, un modo ideale per far conoscere la sua moderna genialità anche ai più giovani
WEB/INTERNET
Elon Musk e la Cina: una salda amicizia
Dignità, questa sconosciuta: Meta risarcisce Trump per averlo bannato da Facebook; Google Map cambierà nome al Golfo del Messico in Golfo d’America
Dove sono i datacenter nel mondo? La mappa
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
La cinese DeepSeek è ormai una realtà: ne stanno parlando in molti, forse troppi; tra tutti, segnalo il racconto, anche tecnico, di Simone Pieranni
L’AI nelle imprese italiane: come viene utilizzata
SOCIAL
Quando in RAI ero pressoché il primo a studiare/insegnare/usare i social, ripetevo sempre che l’hashtag è cosa assolutamente inutile. Fosse la volta buona
Musk ha messo X (Twitter) al servizio dell'estrema destra tedesca, sperando in un suo successo alle elezioni politiche del 23 febbraio
COSE NOTEVOLI
Il video ha quattro anni, ormai, ma vale veramente la pena: ecco l’alpinista Andrzej Bargiel mentre scende dal K2… con gli sci
AMBIENTE
Dopo Chernobyl e Fukushima, l'incidente più grave nella storia delle centrali nucleari fu a Majak, in Russia, conosciuto anche come incidente di Kyshtym. Come ti sbagli, la notizia fu diffusa decenni dopo quel 29 settembre 1957
Secondo il WWF, il petrolio sversato nel delta del Niger negli ultimi 50 anni dalla Shell e da altre aziende è come se fosse stato un Exxon Valdez l’anno
La perdita di biodiversità spiegata con un periodare faticoso, ma ricco di dati
SPIGOLATURE
Quando i longobardi erano quattro gatti a contendersi l’Italia, in Perù già usavano tatuarsi come un “bro” qualsiasi
Avete presente quel viaggio che state organizzando per scalare l’Everest? Sbrigatevi, perché da settembre costerà di più
GLI AMICI SE NE VANNO
(nei link c’è più di una semplice biografia)
Marianne Faithfull, “a wonderful friend, a beautiful singer and a great actress” (Mick Jagger), “go well, Marianne” (David Bowie Trust)
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 28 gennaio 2025
L’importanza dell’OMS, spiegata nitidamente da
, con dati e riferimenti molto precisiLe orche hanno fegato, si sa: da poco tempo, poi, divorano anche quello degli squali bianchi, e non si sa perché
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Secondo uno studio, l’asteroide 2024 PT5 potrebbe essere un frammento della nostra Luna
Tenetevi liberi per il 22 dicembre 2032: la Terra verrà sfiorata dall’asteroide 2024 YR4
Su Nature sostengono che sull’asteroide Bennu sarebbero presenti due tra le componenti fondamentali la vita
A MODO MIO
In coda alla prima rassegna del 2025, scrissi un’analisi del giornalismo attuale, senza fare un nome che fosse uno. Eppure, un mio collega mi disse che in controluce intravedeva anche la figura di una giovanissima giornalista, in quel momento intoccabile perché intricata dentro una crisi geopolitica.
In effetti, la ragazza è un esempio di quel giornalismo social/ista che nulla ha a che vedere con la notizia, con gli approfondimenti, con la difesa della realtà di cui abbiamo veramente bisogno.
Con le sue pose e il suo parlare per frasi convenienti, infatti, rappresenta appieno il giornalista/influencer: parla sempre di sé; si documenta solo all’interno del suo pretendere di sapere già cosa sia la realtà; un mondo che racconterà dalla prospettiva di un ipotetico selfie, con la notizia o la storia sfocate sullo sfondo.
Non è immune da questo social/ismo anche un giovanissimo tiktoker, diventato famoso perché nei suoi video in pochi secondi bignamizza con parole chiare e superficiali i classici della Letteratura e della Storia. Il problema non è la sintesi, ma il modo acritico con cui ha edificato lentamente il suo personaggio: il ragazzo, infatti, si autointerpreta con pose anacronistiche, schermate da un’eloquenza apparentemente profonda, tanto da aver svegliato Repubblica dal suo torpore editoriale, visto che gli ha proposto una rubrichetta per quei giovani che mai leggeranno Repubblica.
È un sempre più diffuso modo plastificato di non/esistere che avevo intravisto addirittura durante un funerale di cui vi avevo parlato qui, e che adesso sto incontrando anche in un contesto “sacro” come il giornalismo scientifico (ne parlerò in un altro numero).
Paradossalmente, nel cercare di dargli sostanza mi aiuta la parola stessa, “influencer”: colui che influenza, come fosse un virus. Anzi, no: è peggio di un virus, perlomeno per come poi reagiamo noi. Il virus lo individui, lo studi; hai persino la dignitosa volontà di combatterlo, per arginarlo. Questo virus, questa viralità, invece, è un modo di non/esistere accettato da tutti, anche da chi ancora ne è immune o vaccinato.
È come se il social/ismo avesse scovato e poi liberato una pulsione subdola del nostro ego, contro la quale siamo totalmente indifesi: apparire la propria apparenza; accettare quella degli altri ma solo se gli altri hanno accettato la nostra; pensare che la nostra bolla sia la realtà; escludere chiunque non vanti la sua Capalbio virtuale (follower, collab, eventi, like, meme, pose, politically correct…).
Questo non/esistere così informe ed elitario (un’élite non di classe, purtroppo), mi ricorda il bellissimo film grottesco Society (1989), di Brian Yuzna. Vi suggerisco di cercarlo: non parla dei social, ma di tutto il resto