Buona domenica,
ho avuto una certa esperienza con Sanremo: dal 2012, per quattro edizioni, come Social Media Manager e Strategist, con i due account ufficiali e con quelli dell’attuale RaiPlay; per le successive quattro, come Advisor e Strategist Senior. E, quindi, ho dovuto seguire le canzoni, più e più volte.
Tra tutti quegli ascolti forzati (ben 232 brani), l’unico che ho blandamente apprezzato è stato questo. Il resto sembra(va) un’unica prevedibile canzoncina ripetuta all’infinito; sensazione che ho provato anche per le edizioni successive, come semplice spettatore.
Ho pensato allora di essere troppo severo ed esigente; ma poi, leggendo perché i grandi della musica stiano vendendo in massa i cataloghi delle proprie canzoni, ho trovato alcuni passaggi che chiariscono come mai da tempo le canzoni siano così lisce, e mi sono sentito leggermente meno in colpa.
Statemi bene,
Alessandro Loppi
OPINIONI
Ovviamente, sono favorevole a una legge sull’eutanasia; ma l’Italia, si sa, non è certo uno Stato laico. Di seguito, riporto un’opinione lontana dalla mia sfera culturale, scritta prima della sentenza.
«Una legge per l’eutanasia difficilmente sarà approvata in un Paese come il nostro, ma se mai accadesse da un lato esulterei, dall’altro non potrei fare a meno di constatare quanto sia orribile sancire per decreto quello che dovrebbe essere un moto istintivo dell’anima. Davvero siamo così corrotti da dover rendere la pietà un obbligo di legge?»
[“Eutanasia, che male c'è?”, La via libera]
STORIE
A ovest di Tōkyō, c’è una piccolissima libreria di seconda mano, aperta 24 ore su 24. Ed è vuota: nessuna chiave alla porta; nessuno alla cassa
MEDIA
Come funzionano le subscription dei periodici online
WEB/INTERNET
Quando compri azioni Alibaba, Baidu o altre società cinesi quotate a New York, in realtà compri titoli di una VIE (Variable Interest Entity). Che differenza concreta c'è?
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
L’intelligenza artificiale non è (ancora) leggermente cosciente, perlomeno secondo Luca Sambucci e i suoi ospiti
In una puntata di Digital World racconto che i preconcetti dell’intelligenza artificiale (algorythm bias) non sono responsabilità del programma, semmai del programmatore. La Gran Bretagna sta correndo ai ripari
Secondo Scientific American, ci fidiamo più dei volti generati da un’intelligenza artificiale
COSE NOTEVOLI
Impugnando una sorta di pantografo, Eduard Ts riesce a disegnare 5 supereroi, ognuno su un foglio diverso, contemporaneamente
AMBIENTE
La NASA ha sviluppato Black Marble, per utilizzare i dati sulla luce notturna, sia per osservazioni scientifiche che per analizzare l’inquinamento luminoso e la pesca illegale
L’Arabia Saudita vorrebbe diventare una potenza dell’idrogeno (ma, per favore, non straparliamo di “Rinascimento Arabo”)
SPIGOLATURE
Jean-Claude Van Damme appenderà i muscoli al chiodo
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 12 febbraio 2022
Ecco due interessanti articoli de Le Scienze sulla variante Omicron: Tre teorie sulla sua sfuggente origine; L'anatomia che spiega perché è così contagiosa
Quanti sono gli infermieri in Europa (e in Italia)
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
La Nasa ha rilasciato la prima immagine della luce di una stella catturata dai 18 specchi del più grande telescopio spaziale mai costruito: servirà a allineare gli “occhi” dello specchio primario
A MODO MIO
Da un vulcano, la Bellezza (sesta parte)
Nel giugno 1816, alcuni amici si ritrovano in due ville contigue sulla riva nord del Lago di Ginevra, per trascorrere insieme l’estate dell’… “anno senza estate”, protetti dal gelo inconsueto e dalle costanti piogge.
Trascorrono i primi giorni leggendo “Fantasmagoriana”, otto novelle gotiche tedesche, dense di mistero e di fantasmi. Visto che il tempo non manca e la noia incombe, uno di questi, George Gordon Byron, indice una sorta di gara in cui ognuno dovrà scrivere qualcosa di simile.
La sua quasi-fidanzata, Claire Clairmont, rinuncia.
Tocca, quindi, al suo medico e assistente, John Polidori, cui Byron quasi impone di leggere il suo incompiuto “Fragment of a Novel”, suggerendogli di ampliare la storia del protagonista, un raffinato quanto conturbante personaggio, ispirato a certe tradizioni medievali.
Polidori lo sviluppa, lo affina, lo conforma proprio alle fattezze (e ai difetti) di Byron. Ne viene fuori “Il vampiro” (uscirà nel 1819); da qui si dipana un flusso di intriganti gradi di separazione.
- John Keats scriverà “Lamia” (1820), ispirato dal “Fragment” e dall’antico mito greco omonimo, che gli amanti dei Genesis conoscono in questa versione (1974).
- Bram Stoker scriverà il romanzo epistolare “Dracula” (1897), riprendendo sempre Polidori e miscelandolo sapientemente con la terribile storica figura di Vlad III. Visto che ci siamo: tra tutte le sue letture cinematografiche, suggerisco di vedere almeno quelle di Murnau (1922) Herzog (1979) e Coppola (1992).
- Richard Matheson scriverà un bellissimo romanzo nel 1957, dichiaratamente debitore di Polidori e Stoker, di cui esistono tre eccellenti riduzioni cinematografiche: questa (1964), con Vincent Price; questa (1971), con Charlton Heston; e questa (2007), con Will Smith, l’unica che s’intitoli come il testo di riferimento, “Io sono leggenda”. A latere, è tra i pochi romanzi il cui titolo dichiari esplicitamente come va a finire, nonostante si capisca solo a libro concluso.
(Per gli amanti degli zombi, George Romero ammise più volte che girò il suo splendido “Notte dei morti viventi” (1968), ispirato proprio dal testo di Matheson).
- Anne Rice rimasticherà le opere di Polidori e Stoker, scrivendo il conturbante “Intervista con il vampiro” (1976) che godrà di un delizioso omaggio di Sting (1985) e di una stancosetta omonima traduzione cinematografica (1994).
continua