Buona domenica,
per farci stare tutti più tranquilli, sperando in un futuro lucente e pieno di letizia, la Cina sta costruendo il suo Pentagono; un’immensa area supersicura che resisterà a un qualsivoglia tipo di attacco nemico.
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Se gli elettori scelgono di farsi governare da una persona dello spessore di Giorgia Meloni, ciò che otterranno in cambio sarà - prevedibilmente - un pacchetto di scelte di governo e stili comunicativi dello spessore di Giorgia Meloni; e talvolta, visto che la materia è assai complessa, di spessore ed eleganza perfino minori.
Una domanda interessante potrebbe essere chiedersi se e quando gli elettori di Giorgia Meloni si accorgeranno dell’inadeguatezza assoluta della loro protetta. Tuttavia, la domanda più interessante di tutte è un’altra: chiedersi se dopo aver sperimentato Giorgia Meloni, gli elettori di Giorgia Meloni riterranno necessario una qualche forma di risalita verso la superficie, o se invece decideranno di affidarsi a nuove GiorgieMeloni ancora più GiorgieMeloni di Giorgia Meloni»
[Massimo Mantellini]
STORIE
Grazie a
, conosciamo Uketsu, lo scrittore giapponese di cui non si conosce l’identità: indossa sempre una maschera bianca, usa un modulatore per modificare la voce, scrive testi mistery/horror, ha venduto già milioni di copie grazie anche al suo canale YouTube
QUANTUNQUE DONNA
Cosa sono le “culle per la vita” e perché ancora oggi non esiste in Italia una norma nazionale che ne chiarisca la regolamentazione: il racconto di Wired
È morta Maria Teresa Horta, femminista, scrittrice e autrice: nel 1972, descrisse la condizione delle donne in Portogallo e contribuì a screditare a livello internazionale il regime di Salazar
MEDIA & MEDIA
Il mercato editoriale italiano (il sesto al mondo) è in crisi. Si sta scontrando con la realtà di un Paese che non legge più: se ne parla su Lucy
Su Fumettologica, invece, si parla della crisi dei fumetti
Snoopy compie 75 anni: il ritratto di Artribune
Se ami la musica, non riesci a commentare Sanremo
WEB/INTERNET
Da tempo, stavo aspettando qualcuno che parlasse di OnlyFans in maniera dettagliata: eccolo
Necessaria e indispensabile, l’analisi di Guerre di Rete sull’affaire Paragon
Il videogioco The Sims compie 25 anni: la sua storia
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
OpenAI ha presentato il suo sistema di ricerca autonoma Deep Research. Il giorno dopo, Hugging Face ha risposto con Open Deep Research.
Notizie apparentemente da addetti ai lavori: in realtà, dimostrano che si stanno progressivamente abbassando i costi di sviluppo dei linguaggi alla base delle AI autogenerativeTra mercato e ricerca d’avanguardia, arte e nuove tecnologie, New York attende la prima asta che celebra l’AI
SOCIAL
L’ultima tranche di licenziamenti perpetuata da Meta si è basata su criteri di performance professionale, ma con tanto di nomi e cognomi resi pubblici, danneggiando di fatto il curriculum dei licenziati
COSE NOTEVOLI
Visto che è appena passato il Giorno di San Valentino, amatevi come si amano questi due gibboni
Oppure meravigliatevi della varietà della vita con la stessa dolcezza di questo labrador mentre incontra uno squalo balena
AMBIENTE
Non insistete più di tanto a trovare legittimità geopolitiche per l’arroganza militare di Putin: l’Ucraina, in realtà, è ricchissima di terre rare; fanno funzionare i nostri trabiccoli tecnologici
SPIGOLATURE
La notizia del millennio: una giornalista della BBC è riuscita a intervistare David Sylvian, per due ore abbondanti
Finalmente chiarite le origini dei risultati elettorali degli ultimi anni: teoricamente, infatti, potremmo vivere senza alcune parti del cervello
Restando in tema: secondo un recentissimo studio, l’eccessivo uso di canne compromette la memoria
Esempi di civiltà: la Toscana è la prima Regione ad aver approvato Liberi Subito, la legge che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria
GLI AMICI SE NE VANNO
(nei link c’è più di una semplice biografia)
Alex Benedetti (1971 / 53), dj e direttore di Virgin Radio, che lo ha voluto salutare così
Cristina Lastrego (1941 / 81), illustratrice e fumettista
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 10 febbraio 2025
Alcuni esperti dell'Università dell'Ohio hanno scoperto il primo uccello
È uscito un affascinante studio sul canto delle megattere
Cent'anni fa, nasceva il britannico Christopher Zeeman: ha dato importanti contributi al campo della geometria e della topologia; ma, soprattutto, grazie alla sua inclinazione verso l'interdisciplinarità, alla teoria delle catastrofi che descrive le trasformazioni improvvise, come nel caso di alcuni comportamenti animali
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
L’ex presidente Jimmy Carter non fu famoso solo per le noccioline o per la crisi degli ostaggi in Iran, ma anche perché dichiarò pubblicamente di aver visto un UFO: il racconto di CICAP
E se esistesse un modo più semplice e diretto per trovare la vita oltre la Terra? È quello che propone un gruppo di scienziati guidati della Technical University Berlin, il test di motilità: il racconto di Media INAF
Nella spending review annunciata da Trump potrebbe finirci anche il programma Space Launch System (SLS) della Boeing
A MODO MIO
Ci dev’essere un qualcosa in comune tra certi maschietti borghesi, che quasi all'improvviso li porta all’impellente necessità di rimestare nel torbido dei propri pensieri. Altrimenti, non si spiega come mai registi straordinari come Antonioni, Fellini, Kubrick, Godard, Bertolucci, ad un certo punto della loro vita abbiano proposto film inutilmente pruriginosi.
Eros (2004), La città delle donne (1980), Eyes Wide Shut (1999), Prénom Carmen (1983), The Dreamers (2003), hanno in comune un’inutile e insistita autopsia del corpo femminile come solo oggetto del desiderio, l’ostentazione di momenti sessuali tutt’altro che allusi, trame incongruenti e confusionarie, un approccio da guardoni che proprio non ti aspetti da questi monumenti dell’etica e della cultura. A questa tendenza non scritta si è accodato anche Sorrentino con il suo Parthenope (2024), il cui sottotitolo doveva essere La gLande bellezza.
Ora, io non appartengo alla categoria dei bacchettoni, né tantomeno mischio gusto personale e oggettività artistica: è che qui siamo di fronte a un film brutto, sia tecnicamente che esteticamente.
A me frega nulla della carne esposta, anche quando non ha scopo narrativo. Contesto, questo sì, l’indugiare pruriginoso e voyeuristico su una scopata pubblica tra adolescenti terrorizzati, su una giovane che si fa masturbare da un vecchio e laido sacerdote, sul vedi-non-vedi di un vestiario inutilmente microscopico, sulle scene saffiche riprese a una distanza da sincrotone: così come sono proposte e indugianti, diventano scelte zozze, gratuite, maschiliste e totalmente prive di scopo narrativo. Che ci siano o no, nulla cambia nell’insieme della trama.
E mi meraviglia che le femministe nostrane non si siano scagliate contro questo accrocco di tette, scopate e sguardi sporcaccioni, che ci buttano indietro di venti anni, riportando la donna a oggetto, a strumento amimico e remissivo di piaceri pseudobestiali.
Andando sul tecnico, invece, le riprese esterne sono un disastro, il montaggio pessimo, l’audio impresentabile, la sceneggiatura un colabrodo.
Vado nel dettaglio. Le luci degli esterni sembrano sistemate a coda di cane: altrimenti non si spiegano i cieli diurni sempre appannati, che oltretutto banalizzano i primi piani. Le riprese notturne, invece, perdono spesso la profondità di campo.
Montaggio: campi e controcampi senza nesso, inserti spesso inutili e controproducenti, ritmo inesistente.
Audio: tanto vale mettere i sottotitoli. A parte Silvio Orlando e Luisa Ranieri, il resto degli attori si mastica le parole. Il canale del commento musicale, poi, sovrasta tutto il resto.
La sceneggiatura è qualcosa che non capisco proprio. Bisogna concentrarsi parecchio per intuire i cambi di scena o il senso di certi frammenti narrativi buttati là. I dialoghi sono a metà tra Ciquito e Paquito e i Baci Perugina, con un flusso a corrente alternata di massime e di sentenze: lo spettatore si sente come Alberto Sordi e Anna Longhi in quel piccolo capolavoro che fu Le vacanze intelligenti (1978). L’unico monologo da salvare è quello di Luisa Ranieri. L’unica scena preziosa è l’abbraccio con Silvio Orlando.
Più in generale, a me sembra che Sorrentino abbia scientemente destrutturato i topos delle sue origini (Napoli, San Gennaro, la Camorra) come anche un certo modo di intendere la personalità di un regista (l’antropologia, il fanciullino curioso ma limitato dalle circostanze), per esprimere il suo disagio di fronte ai sessant’anni che incombono. E, guarda caso, lo fa attraverso una bellezza da smontare e non con un edonismo maschile immaginario (visto che non è propriamente bello); sono tutte speculazioni che lascio a chi si diverte a fare critica criptica.
Quello che trovo allucinante è che la critica abbia deciso che il film deve piacere. Un film pretenzioso e maschilista che è costato 33 milioni di euro e ne ha intascati solo 9