Buona domenica,
dichiarazioni ufficiali discriminatorie da parte di alcuni rappresentanti le istituzioni, aggressioni aumentate del 30% nell’ultimo anno, affitti e posti di lavoro negati, campagne di odio contro chi ha fatto coming out: nel rapporto annuale di ILGA-Europe, l'Italia è tra le ultime in Europa per le tutele legali delle persone LGBTQI+.
In Argentina, i nostri cugini hanno fatto di meglio: per classificare le persone con disabilità cognitive e intellettive, infatti, Javier Milei ha reintrodotto termini come "idiota", "imbecille" e "ritardato".
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Le opere d’arte e i siti storici possono sembrare distanti, immobili nel tempo, ma una storia ben raccontata accorcia questa distanza, avvicinando il pubblico al loro significato, alla loro “personalità”, se così possiamo dire. Non per creare nuove finzioni, ma per riscoprire le storie che ci sono già. Perché ogni quadro, istallazione, scultura, affresco, e pure ogni “rovina”, hanno qualcosa da dire. Bisogna solo mettersi in ascolto»
[Artribune]«La distopia non arriva con un colpo di Stato, ma con una serie di passaggi impercettibili, un ridimensionamento dopo l'altro, una decisione tecnologica alla volta. E quando ci si accorge di essere diventati ingranaggi di un sistema in cui le scelte sono predefinite, in cui i dati personali sono diventati il carburante di un meccanismo fuori controllo, è già troppo tardi»
[Giulio Cavalli]
STORIE
il Post ha ricicciato una storia semprefresca: la vita e le avventure della spia Jonna Mendez, per vent'anni a capo del Dipartimento travestimenti della CIA
QUANTUNQUE DONNA
Donne e wrestling, un connubio impensabile, raccontato da Ultimo Uomo
Caroline Darian è la figlia di Gisèle Pelicot: nel libro “E ho smesso di chiamarti papà” (UTET) ha raccontato l’indicibile dramma famigliare che ha vissuto in prima persona. L’intervista di Rivista Studio
MEDIA & MEDIA
Quelli di Fumettologica hanno ricostruito la storia del primo corto a colori di Topolino
Il fiorente business dei concerti dal vivo sta accusando qualche incrinatura
A pochi passi da Roma, fino al 2 giugno, la mostra dedicata a oltre 150 copertine di dischi d’autore
Negli USA, per vedere YouTube usano soprattutto… la televisione (l’articolo è moOolto interessante)
Un terzo delle visualizzazioni mondiali su Netflix non è in inglese, perlomeno nella seconda metà del 2024
È LA STAMPA, BELLEZZA!
“Nessuno si aspettava che Trump avrebbe scaricato l'Europa e in particolare Zelensky”
[non è un marziano caduto dal pero]
WEB/INTERNET
Durante il primo anno dell’invasione, Musk garantì all’Ucraina l’uso di StarLink per una copertura pressoché totale del suo territorio. In questi giorni, sta diventando sempre più evidente che lo scopo di tale generosità fosse una leva per poi poter costringere Zelens'kyj alla resa al momento opportuno
Arriveranno anche in Italia i concerti dal vivo dedicati alle colonne sonore dei videogiochi
L’Unione Europea ha pubblicato l’Open data maturity report 2024, documento che valuta la qualità, la quantità e l’impatto degli open data rilasciati nei 27 paesi che la compongono: la sintesi di InfoData
Microsoft ha realizzato un nuovo chip quantistico: leggete qui e spaventatevi
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
- ha scritto una guida per l’uso consapevole dell’AI: è complessa, ma ben fatta
Oltre 1.000 musicisti britannici hanno pubblicato Is This What We Want?, un album composto da non-canzoni (di fatto, è un disco silenzioso) per protestare contro le modifiche del governo inglese alla legge sul copyright, che rendono più facile addestrare l’AI utilizzando le loro opere. Letti di fila, i titoli delle canzoni compongono la frase “The British Government Must Not Legalise Music Theft to Benefit AI Companies” (Il Governo britannico non deve legalizzare il furto della musica a beneficio delle aziende di AI)
COSE NOTEVOLI
Andate male in geografia? Ecco un ottimo ripasso
«Custodiscimi in modo che io non sprofondi nell'oscurità»: è una cosa notevole anche lo straziante elogio funebre di Yarden Bibas, ai funerali della moglie Shiri e dei piccoli Ariel e Kfir
AMBIENTE
Nel 2024, la Cina si è dimostrata la regina delle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico
La Francia è il primo Paese del G7, e tra i primi al mondo, a bandire i PFAS contenuti in alcuni prodotti
Un studio pubblicato su Nature Medicine rileva che le microplastiche e le nanoplastiche si accumulano più nel cervello umano che nel fegato e nei reni
SPIGOLATURE
A Torino, nel 1932, si consuma uno strano caso di possessione che riempirà per giorni le cronache dei quotidiani. Il racconto del CICAP
I regimi autoritari non nascono da un giorno all’altro: il video del New York Times (sottotitolato)
GLI AMICI SE NE VANNO
(nei link c’è più di una semplice biografia)
Roberta Flack (1937 / 88), la cantante che chiese di essere uccisa dolcemente
Bill Fay (1943 / 81), cantautore
Michelle Trachtenberg (1985 / 39), attrice
Gene Hackman (1930 / 95), Jimmy "Papà" Doyle / Reverendo Frank Scott / Harold l’eremita / David Brice / Little Bill Daggett e molto altro
Boris Spassky (1937 / 88), leggenda degli scacchi
Fulco Pratesi (1934 / 90), padre fondatore del WWF Italia
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 24 febbraio 2025
Ciniche coincidenze: proprio nei giorni in cui si ricordavano i due anni della strage di Cutro, è uscita la notizia che persino i topi hanno l’innato istinto di salvare il prossimo
Per orientarsi, le tartarughe marine danzano per sincronizzarsi con il campo magnetico terrestre, per poi creare una mappa personale dei loro luoghi preferiti
Secondo
, il nuovo Piano pandemico presentato alle Regioni è meno negazionista di quanto annunciato dallo stesso centrodestra: ecco la sua analisi
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Notizia della scorsa settimana, ma sempre attuale: per la prima volta, alcuni astronomi hanno ottenuto una mappa in 3D dell’atmosfera di un esopianeta
Le nane bianche possono anche esplodere, e lo fanno in modi incredibilmente diversi l’una dall’altra, tra spettacolari collisioni e cannibalismo in sistemi binari
Grazie al James Webb Telescope, un gruppo di astrofisici americani ha ottenuto la visione più lunga e dettagliata di un buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea: il suo disco di accrescimento emette un flusso costante di brillamenti
A MODO MIO
Ho sempre amato e inseguito la scienza per almeno due caratteristiche: 1) è curiosa; 2) mette sempre in dubbio sé stessa, alimentando quindi la sua curiosità.
E sono forse questi i due motivi principali per cui la gggente teme la scienza: la curiosità è già di sé un mettersi costantemente in dubbio, figuriamoci una curiosità che quando raggiunge un obiettivo lo considera comunque temporaneo o da rivedere.
Un altro argomento apparentemente a favore della gggente è che la scienza sembra “sprecare” i fondi che la sostengono. Ogni scoperta, infatti, ha i suoi tempi, può nascere da strade chiuse, può arrivare dentro vicoli ciechi, oppure raccogliere ennetanti fallimenti prima di raggiungere il solo bordo dell’obbiettivo prefissato, o anche essere costretta a ricominciare d’accapo, oppure essere sostituita da altre scoperte che potrebbero contraddirla. Per finire, non è detto che la scoperta ottenuta diventi prassi, o sia utile o costituisca la base di altre esplorazioni.
Ebbene, in questi anni così assediati da media ossessivi e compulsivi e superficiali e temporanei, la comunicazione scientifica si sente asincrona o fuori luogo o comunque debilitata in partenza. Però deve essere presente: per informare, per formare, per aggiornarsi, per divulgare, ma anche per contrastare l’imponenza della disinformazione. Il paradosso, insomma, è che la scienza è quanto di più moderno esista, ma deve comunicare con prudenza e precisione, altrimenti perde d’identità e di credibilità; l’esatto contrario degli strumenti di comunicazione attuali.
Può resistere? La risposta è in quello che sto incontrando in questi anni.
Per alimentare questa rassegna (ma soprattutto le mie passioni), leggo una quantità considerevole di newsletter e di siti di divulgazione scientifica, seri e collaudati da decenni di credibilità sulle spalle. Purtroppo, però, si stanno adeguando alla forma delle comunicazioni attuali, a volte compromettendo anche la sostanza; e quindi dando la stura alla gggente, allo scetticismo, agli esperti finti e fittizi che hanno ancor più gioco facile a smontare la scienza.
Titoli ad effetto; titoli con domande che nell’articolo hanno risposte opposte; contenuti privi di significato scientifico; ricicciamento di vecchie scoperte spacciate per nuove; titoli urlati; novità strepitose inventate di sana pianta, solo per riempire gli spazi; pettegolezzi; rivalutazione di polemiche vecchie; benealtrismo un tanto al chilo.
A tutto questo, aggiungiamo un allarme che riguarda le riviste di settore, quelle che arricchiscono il curriculum di uno scienziato e/o che ne attestano la credibilità professionale. È un problema sempre più diffuso e dannoso (ne parlai anche su Digital World, nel 2021): secondo Wired, infatti, sono in aumento le “fabbriche” di paper fasulli