Buona domenica,
la statunitense Clearview AI, discussa società arginata di recente anche in Italia, avrebbe offerto gratuitamente i suoi servizi al governo ucraino per identificare possibili infiltrati russi.
Statemi bene,
Alessandro Loppi
OPINIONI
«L’Ucraina, pertanto, è vittima anche di dinamiche che l’Occidente ha contribuito a innescare o alimentare (dopo essere stata spogliata da oligarchi coi quali i governi occidentali erano spesso lieti di trattare senza fare troppe domande). Anche questo deve incidere sulle difficili decisioni che in questi giorni dobbiamo prendere sugli aiuti a una nazione che resiste efficacemente, e per questo rischia la devastazione oltre la sconfitta»
[“Morire per Kiev?”, Il Mulino]
STORIE
Avete mai sentito parlare di ghosting? Non è un atteggiamento simpatico, anzi. C’è chi ne ha fatto uno stile di vita, come questo tiktoker
MEDIA
Sembra paradossale, ma più i giornalisti indugiano sulla bella scrittura, infiocchettando le storie anziché dedicarsi alla sola cronaca, e più i lettori sono (diventati) diffidenti
Insieme all’Head of Digital Editorial Development Renée Kaplan, Valerio Bassan racconta il modello di business del Financial Times
In tempi di guerra, le radio tornano a trasmettere come in passato
Molte etichette discografiche hanno interrotto i loro rapporti con la Russia
WEB/INTERNET
Ecco alcuni nomi di chi in Russia usa le tecnologie dell’Occidente
VIASAT ha subito un pesante attacco cracker proprio nelle ore in cui la Russia stava invadendo l'Ucraina
Vincenzo Cosenza riprende ed amplia le sue osservazioni sulle DAO (Decentralized Autonomous Organization), le organizzazioni che sfruttano la tecnologia blockchain per essere autonome e decentralizzate
Lunedì scorso, Israele ha subito uno dei più importanti attacchi informatici ai siti web governativi. Non ha causato danni, ma qualcuno ha voluto mandare un segnale preciso. Iran e Russia sono gli indiziati numero uno. Motivi? Lo scontro in Ucraina e gli accordi/disaccordi sul nucleare
SOCIAL
Telegram è un social russo, ma il suo creatore è ben lontano dal putinismo. Il vero problema, semmai, è la sua “crittografia a metà”
COSE NOTEVOLI
Con le mano, quanno vuoi… (libera traduzione del tweet di Musk a Putin)
Il toccante messaggio di Arnold Schwarzenegger, uno straordinario modello di comunicazione
SPIGOLATURE
In Corea del Sud sono ricominciati i concerti, ma è vietato gridare e battere le mani (sarà tutto un “mmmh mmmh, pum pum”… più o meno)
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 12 marzo 2022
Tra il 1975 e il 2016, la percentuale di persone obese nel mondo è quasi triplicata. Oggi la malattia colpisce più di un adulto su tre, e muoiono più persone a causa delle conseguenze del peso in eccesso che a causa della malnutrizione. L’OMS parla di una “epidemia globale”
Mentre escono i primi dati che dimostrano quanto - nonostante questi due anni - il Pianeta sia ancora impreparato (le persone, i politici, gli scienziati), i decessi globali a causa della pandemia potrebbero essere oltre tre volte superiori rispetto alle statistiche ufficiali
A MODO MIO
Da un vulcano, la Bellezza (nona e ultima parte)
In questi mesi, abbiamo scoperto le conseguenze della devastante eruzione del vulcano Tambora, anche in ambiti insospettabili. Là dove la Bellezza della Natura si manifestò con un’incontrollabile distruzione e una disarmante desolazione, rispose un’altra Bellezza, quella della dignità, della creatività e dell’ingegno dell’essere umano.
Alla panoplia dei miei racconti, manca solo un’ultima figura: Mary Wollstonecraft Godwin, futura moglie di Percy Shelley. Dalla gara di opere stimolata da Byron per superare l’“anno senza estate”, infatti, spicca il suo “Frankenstein o il moderno Prometeo” (1818).
La trama è nota, ma mai apprezzata abbastanza, specie dalla nostra cultura, dove Scienza e Fantasia sono (sempre state) malviste.
E dire che gli spunti non mancano: l’autrice è una donna dell’800, con tutte le difficoltà del caso; i temi sono imponenti (l’uomo che si sostituisce a Dio, l’odio per il diverso); quella trama e quell’argomento indicarono orizzonti inediti e inconsueti che vanteranno numerosi tentativi di imitazione, anche in campi lontani dal “semplice” horror.
Non si contano le letture cinematografiche più o meno esplicite, tra cui ricordo quella irriverente (1974) di Mel Brooks, più che altro per indicarvi un curioso grado di separazione: suo figlio Max, infatti, ha scritto tre libri sui morti viventi (1, 2 e 3), le cui origini sono proprio una rilettura del “Vampiro” di Byron e Polidori.
Il riferimento cinematografico che mi preme segnalare, invece, è un’opera un po’ faticosa di Ken Russell, il regista visionario che diresse anche l’appena scomparso William Hurt. “Gothic” (1986) è un “horror psicologico” che racconta proprio il soggiorno svizzero di Polidori, Shelley, Byron e Woolstonecraft Godwin. Di vero nella trama c’è giusto l’antefatto, il resto sono immagini immaginifiche e allucinazioni più o meno gustose.
L’ho segnalato perché il regista butta là una speculazione interessante: in realtà, inventando il mostro di Frankenstein, Mary Woolstonecraft volle elaborare il lutto di un aborto spontaneo.
Per finire, a ridosso di quanto stiamo assistendo in questi giorni, forzo un grado di separazione, ricordando che la colonna sonora del film è di Thomas Dolby, poliedrico musicista - nonché produttore (ricordate i Prefab Sprout?) - che nel 1990 partecipò al concerto celebrativo per la Caduta del Muro.
Quel muro