Buona domenica,
in due paesi su tre dell’Unione Europea si fanno meno figli che nel 2000.
Il 2023 ha visto un calo del tasso di fertilità a 1,38 figli per donna rispetto agli 1,46 dell’anno precedente. In quell’anno, in Europa sono nati 3,67 milioni di bambini; il 5,4% in meno rispetto al 2022.
Secondo Eurostat, si tratta del calo più significativo dal 1961. Il crollo delle nascite non è un problema solo italiano [InfoData].
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«La liberazione di Cecilia Sala è stata merito dell’azione del governo Meloni e non un prodotto delle circostanze o un colpo di fortuna. E, quindi, non si capisce perché la Presidente del Consiglio sembri così poco interessata alle sorti dell’operatore umanitario Alberto Trentini, prigioniero in Venezuela da novembre, di cui non si hanno più notizie da settimane»
[Stefano Feltri - Personalmente, aggiungo che anche i media e l’opinione pubblica se ne stanno fregando amabilmente]
STORIE
National Geographic Italia ha raccontato la bellissima storia di Damián Guttlein, l'unico al mondo in grado di accordare a orecchio il bandoneon, lo strumento musicale che caratterizza il suono “perfettamente imperfetto” del tango
QUANTUNQUE DONNA
Dal 23 giugno prossimo, a presiedere il Comitato Olimpico Internazionale ci sarà una donna: la 41enne zimbabwese Kirsty Coventry
- ha scritto qualcosa di moOolto interessante sulla chirurgia estetica
«La legge sul femminicidio non farà morire una donna di meno, perché l’effetto deterrente dell’inasprimento delle pene è pari a zero» [Giulia Blasi]
Il ruolo delle donne raccontato dalle donne, in una mostra fotografica notevole (guardate qua) ospitata nel Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme
MEDIA & MEDIA
Il rapporto tra la Disney e gli autori di Topolino non iniziò nel migliore dei modi: il racconto di FumettoLogica
In Groenlandia non ci sono più librerie: l’ultima ha chiuso pochi giorni fa (purtroppo l’articolo è scritto con i piedi, mi dispiace)
Dal 19 marzo al 7 settembre 2025, il Museo di Roma in Trastevere ospita la mostra Frigidaire, la “più che rivoluzionaria” rivista d’arte del mondo
È LA STAMPA, BELLEZZA!
“Pino Daniele morì dopo aver trovato un incastro unico tra canzone popolare, blues e jazz, sempre con la sua chitarra in mano”
(io sapevo che era morto d’infarto)
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Unione Europea e AI, a che punto siamo? Due analisi opposte: quella de il Mulino, possibilista e di ispirazione politica; quella dell’esperto Andrea Daniele Signorelli, pessimista e di ispirazione tecnica
DeepMind ha annunciato due modelli di AI generativa progettati per alimentare i robot di domani
Come sempre,
approfondisce in maniera dettagliata e comprensibile argomenti e temi complessi sul mondo della tecnologia in tutte le sue possibili forme.
In questo interessantissimo articolo, analizza il complesso scenario intorno al data wall, il momento in cui tutti i dati disponibili online saranno stati già utilizzati (oppure resi inaccessibili) per addestrare le AI.
A me ha colpito un passaggio: «Le AI come ChatGPT non si limitano a fagocitare, per il loro addestramento, i dati online. Al contrario, i modelli linguistici sono responsabili di una parte sempre crescente dei contenuti testuali presenti nel web (soprattutto quelli di bassa qualità). Contenuti che a loro volta vengono raccolti dagli scraper, diventando così il materiale con cui altre AI verranno successivamente addestrate.
Questi dati sintetici – generati cioè da un’AI e che, entrando a far parte del web, vengono a loro volta dati usati per l’addestramento di altre macchine – stanno rapidamente aumentando»
SOCIAL
Soprattutto su TikTok hanno successo i video con compravendite di orologi, preziosi e tecnologie. Io ne ho visti parecchi per qualche giorno: dopodiché, ho pensato che veramente ci stiamo estinguendo
COSE NOTEVOLI
Spargete le mie ceneri così
AMBIENTE
Un'analisi dei cambiamenti negli ecosistemi globali ha rivelato che ormai nessun luogo è immune dall'influenza dell'umanità: oltre il 50 % della massa terrestre sta sperimentando condizioni inedite
SPIGOLATURE
24 calzini, diversi elastici per capelli, un inserto per scarpe, pezzi di stoffa, una tutina da neonato: è quanto hanno trovato i veterinari del Corona Animal Emergency Center nel pancino di Luna, una Bovaro del Bernese di sette mesi
I sondaggi politici, spiegati bene dal CICAP
Proprio mentre usciva la notizia che nel deserto di Luxor alcuni archeologi avrebbero identificato la prima tomba di Thutmosi II, quelli del Guardian hanno raccontato che alcuni ricercatori hanno utilizzato nasi umani e scientifici per studiare l'odore che emanano oggi le mummie dell'antico Egitto, e in che misura questi odori spieghino i materiali utilizzati durante il processo di mummificazione
GLI AMICI SE NE VANNO
(nei link c’è più di una semplice biografia)
Pierluigi Sangalli (1938 / 86), fumettista
Lucio Villari (1933 / 91), IL libro di Storia
Fabio “Dandy Bestia” Testoni (1952 / 72), la chitarra degli Skiantos
Jesse Colin Young (1941 / 83), cantautore
George Foreman (1949 / 76), Big George
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 17 marzo 2025
La nuova mano protesica sviluppata dagli ingegneri della Johns Hopkins University è in grado di regolare la presa per evitare di danneggiare l'oggetto che deve manipolare
Come funziona il cuore artificiale di titanio sperimentale con cui un uomo è vissuto per oltre 100 giorni
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
A Saturno piace esagerare: le sue lune, infatti, sono arrivate a 274
Ricordate Butch Wilmore e Suni Williams? Erano usciti nel giugno 2024 per farsi un giretto di una settimana nell’ISS. Alla fine, sono tornati solo pochi giorni fa, restando nello Spazio per oltre nove mesi
Nuove straordinarie immagini della radiazione cosmica di fondo
A MODO MIO
Nel numero del 16 febbraio scorso di Robinson di Repubblica, mi sono imbattuto nella recensione da parte di una titoker del racconto (poi diventato romanzo) “Fiori per Algernon”. Allora mi sono fatto un giro dentro TikTok con il mio nome de plum e ne ho trovate molte altre, più o meno sovrapponibili, raccontate tutte da giovani ragazze: senza accorgermene, stavo toccando con mano la “moda” del BookTok, le recensioni-pillola di cui tanto avevo sentito parlare, e che spero sia radicalmente diversa dalla mia breve esperienza personale.
Le recensioni consistono in una sorta di esposizione scolastico-adolescenziale con una sintassi elementare e una carrellata di emozioni personali: il romanzo è solo un pretesto per parlare di sé. Per carità: io sono vecchio; ho sicuramente torto a giudicare così perentoriamente queste ragazze; evidentemente, questo modo di recensire libri piace tanto ai gggiovani. Ergo, nessuna polemica da parte mia. Anzi: meno male che leggete, e che leggete anche questi libri.
Poi, però, in più video mi è balzato all’orecchio “pubblicato nel 2016”, e niente più! Persino la mia gattina, navigando su Wikipedia (quindi niente di così difficile e trascendentale), avrebbe scoperto che è stato scritto nel 1959!
Un conto è dire correttamente “nuova edizione del 2016”, un conto è non citare l’origine del piccolo capolavoro. Perché tanta incuria da parte delle ragazze? Nel caso di Repubblica, poi, perché il redattore non ha controllato il testo prima di pubblicarlo?
Con tutti gli strumenti a portata di mano, gratuiti e facili da reperire, perché le ragazze hanno recensito il testo senza documentarsi, senza presentare il contesto, senza indicare elementi collaterali?
In un minuto si può fare, specie con questa tecnologia, specie con le mille opportunità della modernità che consentono a chiunque di non ricalcare gli errori di esposizione delle generazioni precedenti.
Ed è un vero peccato che nessuna abbia sottolineato che qui in Italia il racconto uscì solo grazie agli sforzi di Sergio Solmi e Carlo Fruttero, all’interno di una mitica antologia Einaudi (1959). Secondo molti esperti di allora, infatti, la fantascienza non avrebbe riscosso successo; quella di Solmi e Fruttero fu una scommessa, un rischio, una follia ragionata: approfondirne il motivo, consentirebbe alle nuove generazioni di capire tanti dettagli del nostro passato più recente.
Ed è un peccato che nessuna abbia sottolineato che da quel gioiellino furono tratti film televisivi e cinematografici: il più strutturato (1968), valse addirittura l’Oscar al protagonista, e strappa più di una lacrima.
Ed è un vero peccato che nessuno abbia sottolineato il fermento della generazione che sentiva la necessità di esorcizzare il contesto che avvelenava il suo vivere quotidiano: pochi anni dopo, infatti, usciranno il romanzo “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (1962) e il film Il corridoio della paura (1963), variazioni pessimiste su temi analoghi a quelli di Algernon.
Quello che vorrei sottolineare (forse giudicare, fate voi), non è il contenuto della critica di queste ragazze (il cosa), ma il loro approccio (il come): una diffusa e inaspettata mancanza di curiosità. Peccato