Buona domenica,
che il giornalismo italico abbia seri problemi, non è difficile da constatare.
Senza fare il pelo a certe crasse (in)competenze, basta accendere la televisione e assistere costantemente alla morte della lingua italiana, della buona dizione, del soggetto-verbo-complemento, del mettersi nei panni dell’utente.
Ma se per i diretti interessati queste prove di etica basilare sono viste come fastidiose minuzie, almeno si potrebbero evitare certe schifezze: una ragazza viene fatta a pezzi da uno squilibrato, ma si parla solo del suo essere stata un’attrice porno; una insegnante avrebbe avuto rapporti sessuali con un alunno maggiorenne consenziente, di lei sappiamo nome-cognome-indirizzo, di lui ci si inventa un (ipocri)tutelare nome fittizio; stessa dinamica - ma all’inverso: un professore avrebbe adescato alunne minorenni, ma non ci viene detto il di suo nome per rispetto della sua privacy.
Statemi bene,
Alessandro Loppi
OPINIONI
«Noi pensiamo di valere solo fondando la nostra identità sulla capacità di produrre senza sosta e sulla quantità di impegni che riusciamo ad accumulare e a cui riusciamo a far fronte»
[“Siamo schiavi dell’idea che più siamo impegnati e meno ci rilassiamo, più valiamo come persone”]
STORIE
Fa male leggere le cause del ritiro dalle scene di Phil Collins, voce dal sapore di brandy, batterista eccellente e artista straordinario.
Con buona pace dei suoi detrattori filogabrieliani (noiosissimi, va detto), ha dato un enorme contributo alla musica pop. Il paradosso è che non se l’è mai tirata - e quindi non è diventato l’icona assoluta che merita(va) di essere.
La foto che si intravede sulla pagina che ho linkato è veramente un colpo al cuore.
Lo voglio salutare così
MEDIA
Tra i primi dieci mercati musicali abbiamo ben tre paesi asiatici: il Giappone (al secondo posto), la Cina (al sesto) e la Corea del Sud (al settimo). L’Italia è in decima posizione, dietro l’Australia
WEB/INTERNET
Una ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del CNR, dell’Università di Padova e della Flinders University ha rivelato come fattori socioeconomici possano influenzare il rischio di gaming problematico negli adolescenti europei [è un comunicato stampa, non un articolo]
Noleggiare un iCoso? Chissà…
Elden Ring è un videogioco fantasy in cui vincere è quasi impossibile; eppure, forse proprio per questo, sta riscuotendo un grande successo
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Le intelligenze artificiali che stanno guidando le armi in questa guerra in Ucraina, non sono poi così intelligenti
SOCIAL
Secondo il Washington Post, sembra che Facebook stia pagando qualcuno per orchestrare campagne mediatiche contro TikTok
Sapete quanti vocali inviate ogni giorno su WhatsApp? 7 miliardi! Fatela finita!
COSE NOTEVOLI
Jeff Koons esporrà le sue sculture sulla Luna
AMBIENTE
L’inquinamento acustico prodotto dalle attività umane disturba la vita nell’ambiente marino
Le mutazioni urbane delle specie animali
SPIGOLATURE
Bello l’omaggio di Ultimo Uomo alla scelta di Ashleigh Barty
Per l’Italia, la Russia rappresenta l’1,8% delle esportazioni: quasi 7,7 miliardi di euro
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 27 marzo 2022
Farmaci e long-COVID, a che punto siamo
Editing genetico contro la crisi del grano
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Dallo Spazio, un inquietante cerchio che evoca di tutto
Visto che la prima volta non avevano risposto, alcuni esperti hanno lanciato un nuovo messaggio per gli extraterrestri
Hubble è riuscito a “vedere” la luce emessa dalla stella più distante mai scovata dall’umanità
A MODO MIO
Le vite degli altri (parte seconda)
Dopo l'aggressione nazifascista alla Jugoslavia, fra il 1941 e l’8 settembre 1943, il Regime Fascista e l'Esercito Italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme.
Lo scopo di Mussolini e del generale Roatta, l'ideatore di questo sistema, era di eliminare qualsiasi appoggio della popolazione alla resistenza jugoslava, e di eseguire una vera e propria pulizia etnica, sostituendo le popolazioni locali con gli italiani.
Arbe-Rab, Gonars, Visco, Monigo, Renicci, Cairo Montenotte, Colfiorito, Fraschette di Alatri, sono alcuni dei nomi dei campi in cui furono deportati sloveni, croati, serbi, montenegrini, e in cui morirono di fame e malattie migliaia di internati.
Campi mai raccontati a scuola o nelle università, men che meno dai media e dai leader politici; campi di cui a volte si buttava via la chiave, lasciando donne e bambini in balia di una lenta inesorabile agonia.
Fu una tragedia di immani proporzioni, strappata scientemente dal libro dedicato alle Foibe
continua