L’indifferenza è il peso morto della Storia. L’indifferenza opera potentemente nella Storia. Opera passivamente, ma opera.
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.
E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime [Antonio Gramsci, 1917]
Buon 25 aprile,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Quello che ha sempre contraddistinto l’ANPI è stato il connubio tra memoria e responsabilità, un filo da tenere intatto anche quando gli ultimi superstiti della seconda guerra mondiale non ci saranno più.
È questo il suo scopo: non la vetrina di un tempo ormai andato, ma il ricordo di una lezione per il futuro, per far sì che le nuove generazioni possano comprendere i valori della Resistenza e riconoscere l’orrore delle dittature, degli oppressori e di qualsiasi altra forma di vessazione.
A questo proposito è stato chiaro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che al congresso dell’ANPI di qualche settimana fa ha ricordato esplicitamente come il bersaglio di questa guerra sia proprio la democrazia (in Italia nata dalla Resistenza), parlando di un’aggressione ingiustificabile. Senza se e senza ma»
[“Sull’Ucraina, l’ANPI sembra aver stranamente dimenticato il concetto di Resistenza”]
STORIE
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MEDIA
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WEB/INTERNET
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SOCIAL
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COSE NOTEVOLI
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AMBIENTE
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SPIGOLATURE
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SCIENZA
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SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
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A MODO MIO
Le vite degli altri (parte quinta)
Conosco Internazionale da quando è nato, visto che esordì nelle edicole proprio nei mesi in cui iniziavo la mia avventura in RAI, nella redazione di Prima Pagina su Radio3. Trovo, però, stucchevole la posizione antisraeliana del direttore, a volte addirittura pretestuosa.
Premesso ciò, alcuni suoi fondi sono eccellenti, come questo, uscito nel numero 1452 del settimanale:
Quante sono le guerre in corso nel mondo adesso?
“Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi condotto con l’impiego di mezzi militari”, questa è la definizione della parola “guerra”.
Quindi, è una guerra quella che il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga (e che i cartelli combattono tra loro), e in cui dall’inizio dell’anno sono morte 1.367 persone.
O quella che si svolge in Nigeria dal 2009, in cui nel 2022 sono morte 1.363 persone.
Ovviamente, sono guerre quella in Siria (1.037 morti nel 2022), in Iraq (267 morti), nello Yemen (5.099 morti), nella regione del Tigrai, in Etiopia (410 morti).
Si può definire guerra quella che devasta la Birmania, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 3.846 vittime.
L’Afghanistan è in guerra dagli anni settanta, con milioni di vittime, e negli ultimi mesi ha visto crescere il numero di rifugiati (sarebbero decine di migliaia), mentre la carestia minaccia cinque milioni di bambini.
Ci sono le guerre “a bassa intensità”, come il conflitto tra Pakistan e India per la regione del Kashmir (575 vittime nel 2021 e 25 dall’inizio dell’anno), o quello in Sudan (1.364 morti nel 2021, 97 nel 2022).
E ancora: Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Mozambico, Israele e Palestina.
I bilanci delle vittime sono inevitabilmente approssimativi e spesso contestati dalle parti.
Una delle organizzazioni indipendenti che li aggiorna con più regolarità è l’Armed conflict location & event data project, secondo cui sono almeno dieci le guerre o le crisi in corso che rischiano di precipitare quest’anno, tra cui quelle nel Sahel, in Libano, ad Haiti e in Colombia.
E poi, ovviamente, c’è la guerra in Ucraina, cominciata il 24 febbraio con l’invasione russa.
Per rispondere alla domanda iniziale: sono 59 le guerre in corso nel mondo in questo momento