Buona domenica,
la spesa militare globale è aumentata per il decimo anno consecutivo, raggiungendo nel 2024 i 2.718 miliardi di dollari; l’incremento più alto dalla fine della Guerra Fredda.
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Non riusciamo - o non vogliamo - affrontare fino in fondo la questione della nostra responsabilità morale nella creazione e nell’uso degli algoritmi. Così, le angosce che ci riguardano vengono proiettate sulla macchina: accusiamo l’AI di essere manipolatoria, pericolosa, amorale. E forse ha davvero questi tratti. Ma la domanda più profonda è: chi glieli ha insegnati?»
[Giuliano Castigliego]
STORIE
Il Laos ha subito il maggior numero di bombardamenti pro capite della Storia: un totale di 270 milioni di bombe subite, circa 38 a testa (all’epoca la popolazione laotiana era la metà rispetto agli attuali 7 milioni di abitanti). A tutt’oggi è anche il Paese con il numero più alto di ordigni inesplosi.
Questo e molto altro, nel racconto di Andrea Codega
QUANTUNQUE DONNA
Stavo aspettando qualcuno che analizzasse la recente sentenza della Corte Suprema del Regno Unito sulle persone transgender.
Ci ha pensato Giulia Blasi, chiarendo che, al contrario di quanto è girato online, non disconosce l’esistenza delle persone trans, che continuano a essere protette dalla legge, anche dalla discriminazione basata sull’identità di genereAlcune ragazze hanno denunciato Rocco Siffredi per essere state costrette durante le riprese a svolgere prestazioni sessuali contro la propria volontà. Ancora una volta, rubo ad
una sua considerazione, esemplare come sempreRicordate le tre parlamentari Māori che eseguirono un haka nel parlamento neozelandese per protestare contro una legge antistorica? Sono state sospese (!) perché così facendo avrebbero "intimidito" (!!) i legislatori presenti
MEDIA & MEDIA
«Ooops… ho sbagliato numero», e poi parte la truffa
Le improvvide uscite di Trump potrebbero danneggiare anche la produzione di serie statunitensi di fantascienza e fantasy
Agli appassionati di musica segnalai a suo tempo questo bel libro di Andrea Polinelli su Gato Barbieri, eccellente tenorsassofonista conosciuto ai più per aver scritto le musiche per Ultimo tango a Parigi (1972). Ebbene, è uscita anche l’edizione inglese
Per la prima volta, il Premio Pulitzer (nella categoria “Miglior memoir/autobiografia”) è andato a un’opera a fumetti
È LA STAMPA, BELLEZZA!
“Quel non luogo iper-situato fra un battito di palpebre e l'altro, nel tempo [d(is)]stante tra l'assopirsi e il risvegliarsi: il nero assoluto di pellicola cinematografica non impressionata in mezzo a due fotogrammi attraversati dalla luce”
(mi arrendo)
WEB/INTERNET
Il futuro per la mobilità di Venezia potranno essere le e-bike acquatiche (sperando che non vengano usate da quelli che guidano i monopattini elettrici)
Microsoft licenzierà il 3% dei suoi dipendenti (circa 6.000 posti di lavoro)
Il Vaticano ha qualche problema di cyber-security: il racconto di Wired
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Comunicazione e AI: è uscito il report globale “The State of PR”
La precarietà di chi “produce” AI / la perdita del lavoro a causa dell’AI: due facce della stessa medaglia, raccontate da Guerre di Rete
SOCIAL
Mentre a quelli di Artribune è piaciuta molto, io ho trovato la serie Étoile (2025) un po’ pasticciata, con alcuni “refusi” nella sceneggiatura che hanno lasciato interdetto persino il mio gatto. Senza torturarvi più di tanto, potete vedere direttamente l’ultima puntata della prima stagione. Nella scena clou - quella della première parigina, per intenderci - si capisce precisamente cosa siano diventati i social
È sicura la crittografia che protegge i messaggi di WhatsApp? Lo spiegone (preoccupante) di Paolo Attivissimo
COSE NOTEVOLI
Quando sei una tigre… e le rane ti saltano addosso
Animali che fanno la tac
AMBIENTE
Leggo su InfoData che il 95% dei bambini nati nel 2020 dovrà affrontare nel corso della sua vita almeno un’ondata di caldo estrema
Parliamo di pipì: i botos, i delfini del Rio delle Amazzoni, la usano per comunicare; quella delle balene (950 litri pro capite/die), invece, è un indispensabile fertilizzante
Secondo YouTrend, un italiano su 4 è poco motivato a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico
SPIGOLATURE
Scoperto un altare Maya di 1.600 anni fa, forse usato anche per sacrificare i bambini; un’aberrazione decisamente insolita per quella cultura, forse legata alla presenza di invasori stranieri
Venerdì scorso è stato il compleanno di Robert Fripp (79 candeline), la moral guide di questa rassegna. Pochi giorni fa, ha visto bene di avere un infarto, risolto grazie a due operazioni d’urgenza effettuate qui in Italia: il suo resoconto e il riassunto di Rolling Stone
Secondo Le Figaro, il Papa avrebbe legami genealogici con: Catherine Deneuve, Albert Camus, Jean-Pierre Rampal, Edmond Rostand, Nadine Trintignant
Ma che bella l’intervista di
sulla yakuza: leggetela
GLI AMICI SE NE VANNO (nei link c’è più di una semplice biografia)
Robert Benton (1932 / 92), sceneggiatore e regista (lo ricordate soprattutto per Kramer contro Kramer, 1979)
José “Pepe” Mujica (1935 / 90), piccolo grande uomo (anche qui)
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 12 maggio 2025
Mentre gioca, Jannik Sinner indossa un GPS con cardiofrequenzimetro integrato per monitorare frequenza cardiaca, movimenti e resistenza fisica
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Anche Giove ha le sue aurore boreali: guardate che meraviglia
Un team di scienziati USA ha sorpreso un buco nero supermassiccio mentre "mangiava" una stella. È la prima volta che un evento di distruzione mareale viene osservato lontano dal centro di una galassia
Per colpa dei tagli antiscientifici di Trump, i campioni di roccia raccolti su Marte rischieranno di non essere inviati sulla Terra
A MODO MIO
Torno spesso su Fase IV - Distruzione Terra (1974), perché è un film molto potente, che merita(va) più attenzione di quanta ne raccolse all’epoca (purtroppo, poca). A latere, è l’unico film di Saul Bass nelle vesti di regista, per la prima e ultima volta nella sua carriera. La Storia del Cinema, infatti, lo ricorda come mitico autore di un mucchio di locandine e titoli d’apertura di film leggendari. Di seguito, vi ho indicato alcune magie (cliccate nel link tra parentesi): L’uomo dal braccio d’oro (1955), Quando la moglie è in vacanza (1955), La donna che visse due volte (1958), Anatomia di un omicidio (1959), Psycho (1960, di cui disegnò anche la fatidica scena della doccia), Alien (1979).
La trama di Fase IV può essere riassunta così: l’uomo ha sempre temuto un’invasione aliena che provenisse dallo Spazio, da “fuori” insomma, non immaginando di avere già “in casa” un nemico diffuso ovunque, organizzato, metodico, preciso, privo di scrupoli, capace di adattarsi se non addirittura di precedere le strategie degli esseri umani: le formiche.
È un film tutt’altro che horror o pieno di insettoni giganti, anzi: le formiche sono nelle loro dimensioni originali, lo splatter non c’è, le battaglie sono accennate.
Il ritmo è lento ma non noioso; la trama tira la suspense fino a renderla accettabile, quasi necessaria, per poi colpire con un finale quasi cerebrale, con sfumature filosofiche che tormenteranno lo spettatore anche dopo giorni la visione del film.
C’è una scena che mi ha sempre colpito e che ho volutamente rivisto di recente per riempire questa coda della rassegna. Due studiosi sono arroccati vicino a un enorme nido di formiche a forma di torri, proteggendo il futuristico laboratorio con un corposo apparato difensivo. Uno delle prime contromisure a un vago accenno di attacco delle formiche consiste nell’irrorare l’area circostante con un micidiale insetticida giallo, denso e letale. E, infatti, le formiche in avanscoperta soccombono istantaneamente, in maniera apparentemente dolorosa.
La notte dopo questa prima scaramuccia, accade qualcosa: una formica prende un frammento di quell’insetticida e prova a trasportarlo verso il cuore del formicaio. Dopo pochi passi, soccombe. Allora si avvicina un’altra formica: prende quel frammento e dopo pochi passi, soccombe. Allora si avvicina un’altra formica… fino a che l’ultima di queste volenterose arriva dentro il cuore del nido. La formica regina mastica una parte del frammento e dopo poco inizia a generare formiche immuni da quel veleno.
Capisco la prima formica: poteva non “sapere” che quel veleno fosse così letale. Ma tutte le altre sue compagne? Sono andate consapevolmente incontro a sicura morte pur di portare alla regina quel materiale così prezioso. Regina che a sua volta, non dimentichiamolo, accetta di rischiare la propria vita - e quindi anche la sopravvivenza del formicaio - in nome di un qualcosa di più grande.
Potremmo stare le ore a fare gli entomologi, spiegandoci che le formiche non provano certi “sentimenti”; ma proprio per questo, trovo questi gesti - per noi umani così altruistici ma costruiti dalla ragione, mentre per loro sono solo genetici - un impressionante esempio di etica pura