Buon sabato,
la mattina del 18 luglio presenterò il mio libro “dal Basso verso l’altro” nella Libreria Feltrinelli di Perugia, proprio durante la settimana dedicata a Umbria Jazz.
Sarà con me il protagonista, Enzo Pietropaoli, musicista non-solo-jazz tra i più stimati e amati.
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«I neofascisti non hanno mai superato il complesso di inferiorità per non aver partecipato alla costruzione democratica del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono stati esclusi dalla scrittura della Costituzione – in quanto “carta antifascista” – e per anni sono stati ai margini dell’arco democratico della nazione […]
La strategia principale di Meloni è sempre stata quella di fingere - senza nemmeno troppo successo - una distanza tra Fratelli d’Italia e certe nostalgie, tentando di proiettare un’immagine ripulita del suo partito. In passato non era così. Le organizzazioni giovanili dell’MSI - e in parte anche di AN - avevano gli stessi ideali e non li nascondevano, né in piazza né con i media»
[The Vision]
STORIE
A Roma si consuma l’esistenza di un mondo parallelo, in cui si susseguono brutalità più o meno evidenti, come il caso del cane Giorgio, ucciso a coltellate da sconosciuti per vendetta contro il suo padrone “barbone”
QUANTUNQUE DONNA
Dopo 900 anni, anche le ragazze potranno far parte del prestigioso St Paul's Cathedral Choir [SkyNews]
Il posto delle donne di destra nella società americana, di Alessio Marchionna
«L’embrione è un seme», ovvero: “Il seme di coriandolo e le politiche antiabortiste”, di
Nel 2022-2023, il 13,5% delle donne tra 15-70 anni ha subito molestie a sfondo sessuale sul posto di lavoro (soprattutto le più giovani tra 15-24 anni, 21,2%).
È online il report dell’ISTAT Le molestie: vittime e contesto
MEDIA & MEDIA
Domenica ci saranno i ballottaggi in Francia. E io non posso che ricordare questa scena
Spotify ha rimosso dal suo catalogo le canzoni e i profili dei russi favorevoli alla guerra [Moscow Times]
WEB/INTERNET
One Million Checkboxes è un nuovo gioco gratuito online, inutile quanto stupido: eppure sta avendo un successo planetario. Bisogna solo spuntare delle caselle, mentre migliaia di persone lo fanno contemporaneamente a noi
Quanto costerà supervisionare le grandi piattaforme online? 58 milioni di euro per il 2025, poi si vedrà: così recita il preventivo indicato dalla Commissione Europea [Wired]
In Giappone non verranno più usati i floppy disk… è una lunga storia
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
ChatGPT vs. Microsoft Copilot vs. Google Gemini: il confronto
Secondo Mustafa Suleyman, CEO di Microsoft AI, i contenuti pubblicati online possono essere copiati senza autorizzazione e senza pagare nulla
Con l’aiuto di un’AI c’è chi ha generato un video con tutti i meme più diffusi e conosciuti
La Cina è più avanti rispetto agli altri Paesi nelle invenzioni basate sull’AI generativa, e ha depositato sei volte più brevetti rispetto agli Stati Uniti
SOCIAL
Threads doveva essere il nuovo Twitter. I dati dicono che gli utenti crescono, ma la domanda che si è posto Riccardo Luna è: quanti lo usano veramente?
COSE NOTEVOLI
C’è un tipo che riesce a stabilire equilibri impossibili, come questo
AMBIENTE
L’India va ancora a carbone [Internazionale]
Da una parte sappiamo che Google consuma sempre più energia; dall’altra, sembra che stia cercando soluzioni per rispettare l’Agenda 2030. Per esempio, in Finlandia, per raffreddare i server del datacenter di Hamina, usa l'acqua di mare
SPIGOLATURE
Hanno trovato il vino più antico del mondo… che, però, non andava bevuto!
Chissà se Marina Abramović è riuscita a far star zitte 200mila persone… per sette minuti
Euro 2024, come si spiegano i tanti gol da fuori e i tanti autogol? L’analisi di Ultimo Uomo
Restando in tema: giusto un americano poteva mettere il biancoceleste nella tuta ufficiale della Roma
GLI AMICI SE NE VANNO
Robert Towne, regista e sceneggiatore
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al primo luglio 2024
Tra fake news e superstizione, un’epidemia di colera dell’800 raccontata dal CICAP
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Le civiltà aliene sicuramente esistono o sono esistite, ma è altamente improbabile, se non impossibile, riuscire a comunicare con loro. E il motivo è più complesso di quanto immaginiamo
Con questi chiari di luna elettorali, l’unica Macchia Rossa che resiste è quella sulla superficie di Giove: il telescopio JWST l’ha approfondita a dovere
Visto che ci siamo: da un anno, ormai, gli esperti stanno diventando matti dietro strani puntini rossi rilevati sempre dal JWST. Forse nascondono stelle "troppo vecchie" per essere vissute durante i primi tempi cosmici… oppure?
A MODO MIO
Tra le tante curiosità che vengono in mente pensando a Donald Sutherland, una riguarda anche un luogo magico dell’infanzia, almeno per i romani della mia generazione.
La prendo alla lontana. Se vi chiedessi chi sono Anthony M. Dawson, Bob Robertson, Hank Milestone, George Eastman e Joe D'Amato, forse impieghereste qualche minuto per darmi una risposta. Ma se vi dicessi che sono i nomi d’arte di Antonio Margheriti, Sergio Leone, Umberto Lenzi, Luigi Montefiori e Aristide Massaccesi?
Era una prassi quasi scontata che registi italiani alle prime armi - o di film di basso costo - firmassero le proprie regie con nomi stranieri, per dare quel non so che alle loro opere. Eravamo ai confini dell’impero: per quanto il nostro cinema fosse migliore di quello USA (fino agli anni ‘80; poi, da “Nuovo Cinema Paradiso” è iniziato il declino), si sentiva il bisogno di darsi un tono.
Raramente, è capitato il contrario: con l’americano Warren Kiefer, per esempio, che usò il nome Lorenzo Sabatini per le sue regie in Italia. Il film per cui lo conoscete inconsapevolmente è “Il castello dei vivi morti” (1964), perché girato in b/n soprattutto tra i Mostri di Bomarzo. È un inquietante gotico all’italiana, sicuramente datato, che vede al suo esordio proprio il nostro Donald Sutherland, addirittura interpretando tre personaggi diversi (tra cui una vecchina cattivella).
Da lì, l’attore canadese prese il volo, diventando l’eccellente e poliedrico interprete di numerosi classici. Ma non dimenticherà quel suo esordio, tanto da chiamare uno dei suoi figli con il cognome del regista, Kiefer: Kiefer Sutherland