Buona domenica,
sarò limitato, ma vorrei ingenuamente sottolineare che i gggiovani che oggi gnagnano per qualsiasi minimo confronto con la realtà - cui cediamo acriticamente indebolendo le già esigue soglie dei filtri di qualità - un domani potrebbero anche diventare insegnanti, ingegneri, legislatori e... medici.
Tra vent’anni, quando sarò vecchietto, avrò qualche legittima difficoltà a farmi curare da chi è ormai adulto senza però aver mai voluto/saputo affrontare non dico una montagna ma almeno un dosso, uno scalino, una mattonella sconnessa.
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«Gli intellettuali mi sembrano la categoria più stupida oggi in circolazione. Credo che una delle tragedie vere dell’Italia del nostro tempo sia la morte degli intellettuali. La morte di quelle figure di riferimento che erano sia letterati, che pensatori, e pensatori politici e moralisti, e modelli di riferimento. Non dimentichiamo, solo per fare alcuni nomi, che Zanzotto aveva fatto la Resistenza, Calvino aveva fatto la Resistenza, Pasolini era stato coinvolto dentro quella storia, la Ortese e la Morante l’avevano vissuta da dentro. C’è stata una generazione straordinaria di intellettuali. Ma figure di questo calibro non esistono più, sono morti tutti, oggi abbiamo delle parodie»
[Goffredo Fofi]
STORIE
Sapete quante palline da tennis vengono usate durante il torneo di Wimbledon? 55mila! Industriosi come sono, gli inglesi le riciclano in una maniera decisamente originale, facendo contenti i topi di campagna (harvest mice), tra gli animali più piccoli e fragili del Paese
QUANTUNQUE DONNA
Poche settimane fa, è uscito questo Millennio Einaudi su/di Suso Cecchi d'Amico, raffinata intellettuale, sceneggiatrice, femminista ante litteram: un testo prezioso che vale sicuramente il prezzo di copertina
Restando in tema, nell’ultimo numero della newsletter dell’appena specializzata
potete leggere questa dotta analisi di su Bellissima (1951), di Luchino Visconti, la cui sceneggiatura di Suso Cecchi d’Amico esprime una toccante e sensibile figura femminile, riflessa dalla sontuosa recitazione di Anna Magnani
MEDIA & MEDIA
Un po’ di serie televisive
Al contrario di quanto dice questa recensione, ho trovato eccellente la quarta stagione di The Bear (2022 - in corso): dialoghi e recitazione sublimi; regia e direzione della fotografia sobrie e misurate; ottimo montaggio; splendide le musiche. Funziona meglio della terza, anche se non raggiunge le prime due
Da trascurare, invece, The Walking Dead: The Ones Who Live (2024): i due protagonisti passano il tempo o a pomiciare o a organizzare l’insurrezione; ognuna delle sei puntate è sovrapponibile all’altra, senza guizzi o sorprese. E dire che le prime stagioni della serie originale sono dei capolavori
Restando in tema, The Walking Dead: Daryl Dixon (2023 - in corso) sarebbe ben fatto, se non ci fosse sempre tra i piedi il bambino petulante e amimico: una scelta escatologica che mette a dura prova l’affetto che chiunque di noi nutre per Dixon, il più riuscito tra tutti i personaggi del franchising
Altalenante la seconda stagione di The Last of Us (2023 - in corso). In alcuni momenti, la narrazione arriva col fiato corto; in altri, mantiene la barra a dritta. Bella Ramsey è sempre più padrona del personaggio. La storia d’amore tra lei e Isabela Merced è credibile e ricca di sfumature, senza sembrare strumentale o forzata (come accade invece in Star Trek: Discovery, per esempio)
MobLand (2025 - in corso) è frizzante e torbida in egual misura; una sorta di Peaky Blinders (2013/2022) dei giorni nostri, ma con più humor. Tom Hardy e Pierce Brosnan fanno a gara a chi è più convincente
Se un paziente sta per morire, infilategli nella pancia tutto il servizio di asciugamani che avete tra le mani e cacciate via il medico pivello, che però ha avuto l’intuizione giusta per salvare il malcapitato, ma lo saprete tra sette giorni: Grey’s Anatomy (2005 - in corso) non invecchia mai, come lo zio delle feste comandate
CBS ha deciso di chiudere il Late Show with Stephen Colbert: l’annuncio dello stesso Colbert
È uscito il nuovo episodio cinematografico di Jurassic Park: finzione e realtà secondo il paleontologo Federico Fanti
È LA STAMPA, BELLEZZA!
“Trattiamo da soli come Paese, l’Unione Europea ci danneggia”
(stai a scherza’, vero?… dimmi che stai a scherza’)
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Aspettavo l’opinione di Paolo Attivissimo per approfondire la storia dei Velvet Sundown, un gruppo musicale inesistente generato da un’AI, che in un mese ha ottenuto oltre un milione di ascolti
Diversi ricercatori intervistati dalla CNN affermano di aver scoperto che i grandi modelli linguistici (LLM) su cui si basano molte AI, sono stati (o possono essere) spinti a proporre affermazioni antisemite, misogine o razziste
COSE NOTEVOLI
Il micidiale assolo di David Gilmour per Comfortably Numb, nudo e crudo, senza arrangiamento alcuno
Qui, invece, lo ascoltiamo nella versione cristallina di John Petrucci: per quanto tecnicamente sia ennemila volte superiore a quella di Gilmour, è priva di dolore, di panza, di oscurità
Restando in tema, un altro bellissimo assolo nella storia della musica è quello che Don Felder scrisse per Hotel California degli Eagles. Ho trovato la versione… per clarinetto
Il modo con cui un’orca uccide uno squalo fa sobbalzare dalla meraviglia, soprattutto se la fanciulla ha 60 anni suonati
AMBIENTE
NON è vero che una grande corrente oceanica abbia invertito la sua direzione; semmai, uno studio ha rilevato che la salinità superficiale nell'Oceano Antartico è aumentata, mentre il ghiaccio marino è diminuito
Anche nelle carceri italiane la crisi climatica si sta facendo sentire: ecco un resoconto documentato e sconfortante
Il mercato clandestino di animali è senza scrupoli: in un aeroporto tedesco, infatti, sono state sequestrate 1.500 piccole tarantole, in gran parte morte, nascoste dentro scatole di dolci provenienti dal Vietnam. Istintivamente, abbiamo pensato solo “che schifo”; ma se fossero stati gattoni ci saremmo indignati
SPIGOLATURE
Nel Butler Memorial Park di Edmond, in Canada, c’è Play It By Ear, l’installazione composta da 13 cornette telefoniche per incentivare l’incontro e il dialogo tra le persone
Manca una ‘nticchia e arriveremo a 10 miliardi: tanti bei numeri qui
GLI AMICI SE NE VANNO (nei link c’è più di una semplice biografia)
Un elefante asiatico (1916 / 109 anni!), il più longevo mai conosciuto
Connie Francis (1937 / 87), cantante
Felix Baumgartner (1969 / 56), Icaro dei giorni nostri (guardate qua)
SCIENZA
Quella della correlazione tra vaccini e autismo è una bufala, di quelle colossali: fa pena e rabbia sapere come sia stata propalata da giornalisti e scienziati senza scrupoli. Ascoltiamo l’essenziale Silvia Bencivelli: qui, un estratto; qui, per intero
I giapponesi hanno appena finito di installare migliaia di chilometri di cavi in fibra ottica collegati a sensori posizionati sulle faglie dove originano i terremoti
Gli elefanti sono sicuramente di origine romana: gesticolano, e parecchio pure. Anzi: proboscidolano…
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Da anni, ormai, alla definizione di UFO (Unidentified Flying Object) si preferisce UAP (Unidentified Anomalous Phenomena): non si parla più di oggetti volanti, ma di fenomeni che possono coinvolgere anche anomalie spaziali, atmosferiche o sottomarine
Alcuni scienziati hanno rilevato la più grande fusione mai avvenuta tra due buchi neri veramente ciccioni
Il decadimento del vuoto - un processo che porrebbe fine all'Universo per come lo conosciamo - potrebbe verificarsi prima del previsto. Fortunatamente, non accadrà prima di moltissimo tempo; ergo, a Natale potrete farmi tanti regali
Domani Neil Armstrong sarà il primo uomo sulla Luna, nel 1969
A MODO MIO
Dal pubblico in sala, una persona inizia a rumoreggiare: è Giancarlo. Costanzo gli fa passare un microfono e la telecamera lo inquadra in p.p., mentre ringrazia il giornalista.
In casa Iacovoni, l’audio della TV si abbassa per lasciare spazio a una rapida telefonata di una parente, a cui Agata risponde in maniera concitata per tornare a seguire le parole del marito.
Giancarlo inizia a raccontare al noto giornalista e presentatore del suo libro e del fatto che nessun editore l’ha preso in considerazione. Quando Costanzo, in imbarazzo, non sa dare una risposta alla domanda dell’uomo e, cioè, se gli editori cestinino le opere degli sconosciuti, si altera: «Qui entriamo nel merito però, se mi permette, perché non vorrei neanche però che anche lei, Dottor Costanzo, si prestasse pure lei a questo gioco».
Un assistente di produzione tenta di togliere il microfono a Giancarlo, ma su richiesta dello stesso conduttore glielo lascia. Il Signor Iacovoni si alza in piedi e inizia a strillare: «Non vorrei che in qualche misura, no, in qualche misura, in questo paese, ci fosse spazio soltanto a chi appartiene a certe conventicole… ».
Le immagini dell’uomo si alternano a quelle dei tre a casa, mentre lo guardano sconcertati per la sua reazione. Giancarlo conclude il suo animato intervento girandosi verso il pubblico e chiamandoli “pecoroni” e, dopo i fischi ricevuti, decide di portare via i ragazzi dalla trasmissione
[Caterina va in città - la scheda della sceneggiatura è qui]