Buon sabato e ben trovati con un numero necessariamente (ed eccezionalmente) più cicciottello del solito.
Per i nuovi iscritti: nata nel 2012, questa rassegna consisteva in semplici mail, brevi ed estemporanee, inviate spontaneamente a un mucchio di colleghi della RAI. Con l’aumento della domanda, la strutturai sia graficamente che per temi, con tanto di mailing list e cadenza settimanale: all’inizio, dentro la RAI; dall’ottobre del 2020, dopo una serie di italiche vicissitudini, tramite Substack.
Si parla di futuro, di internet, di web - e di contenuti rilevanti pubblicati solo online.
Ogni critica, ogni condivisione, ogni nuova iscrizione, sono le benvenute.
Parte dei testi e tutte le ricerche sono mie: è gradita la citazione.
Statemi bene,
Alessandro Loppi
(dimenticavo: ecco chi sono)
OPINIONI
A proposito dello stupro di gruppo di Palermo, il fermo-immagine diffuso online, morboso ma necessario, restituisce la cattiveria e quella voglia di terrorizzare che solo dei miserabili potevano concepire: tengono stretta la ragazza, in mezzo al gruppo, perfettamente consapevoli della mattanza che praticheranno, lucidi e persino certosini nella loro volontà di distruggere il futuro di una giovane vita.
Oltre a generare rabbia, è un’immagine che mozza il fiato.
Poi c’è una parte razionale che pensa ai legislatori che non sanno tirar fuori un rimedio giuridico e preventivo. O ai giudici, che formulano sentenze così speciose che al comune mortale risulta solo che sotto i dieci secondi una pacca sul sedere di una minorenne non è molestia! Ai politici, che sparano dichiarazioni o silenzi, inseguendo tattiche elettorali. Alla scuola, che regala 9 in condotta ad un alunno che mesi prima aveva sparato pallini contro un’insegnante, emendato quindi da una sonora punizione «perché aveva chiesto scusa».
Io, ingenuamente, penso ai genitori di questi miserabili: perché il loro fallimento educativo viene sempre o sottaciuto o giustificato?
STORIE
Nel maggio del 1954, il terrore si impadronì delle menti italiche, convinte che in quei giorni ci sarebbe stata la fine del mondo: il (bellissimo) racconto del CICAP
MEDIA & MEDIA
Cosa è un “rumore bianco” e perché sta creando qualche problema a Spotify: il racconto de ilPost
Le righe del Generale Vannacci hanno avuto un prestigioso (recente) precedente: un libello della nostra premier
La terrificanti condizioni delle carceri in Ecuador: un’inchiesta che fa male
La bulimia da streaming sta diventando un boomerang: troppa offerta allontana il pubblico
Quest’anno, il premio È giornalismo è stato assegnato a… Papa Francesco
Meta ha chiuso Facebook News in Europa
Billie Eilish, Peter Gabriel, Sheryl Crow e altri artisti hanno fondato Artist for Action to Prevent Gun Violence
WEB/INTERNET
OnlyFans è diventato altro rispetto al progetto originario: ormai, la percentuale di contenuti pornografici è preponderante. E la crescita delle pubblicazioni online fa impressione
La Cina vieterà ai funzionari governativi l’uso dell’iPhone e di altri dispositivi stranieri, proibendo anche di portarli in ufficio
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Su TikTok, qualche nosocomedefinirlo sta utilizzando l'intelligenza artificiale per ricreare le sembianze di bambini deceduti o scomparsi
Quello dei robot-taxi di San Francisco è diventato uno psicodramma
A proposito di intelligenza artificiale che potrebbe far perdere molti posti di lavoro, secondo uno studio della IBM, il 40% della forza lavoro globale (1,4 miliardi di persone) dovrà aggiornare le proprie competenze entro pochi anni
SOCIAL
Social in Italia 2022, gli utenti e i tempi di utilizzo, secondo Vincenzo Cosenza
Twitter (o meglio: X). Sta per uscire un libro sul come e perché sia stato acquistato da Elon Musk
COSE NOTEVOLI
Un tipo ha sacrificato il suo drone per documentare da vicino l’attività di un vulcano
Come forse sapete, in Australia, un neurochirurgo ha estratto dal cervello di una donna un nematode (vivo!) di 8 centimetri… i sacchetti sono sullo schienale davanti a voi
Uno studioso nasconde una telecamera tra le fronde della savana per riprendere una leonessa… che la trascina via
Venite in questo video per cantare tutti insieme “Africa” dei Toto
AMBIENTE
Il fotovoltaico è in timida ma costante crescita
Il lupo iberico è ufficialmente estinto
Nelle foreste tropicali, la fotosintesi clorofilliana risente dell’aumento delle temperature
L’immondizia nei nostri mari ha raggiunto livelli inimmaginabili
SPIGOLATURE
Anche gli squali nel loro piccolo sono affettuosi: questa coppia di ferocissimi predatori si è fatta migliaia di chilometri pinna nella pinna
Se una vespa vi attacca, potete imitare questo ragno
Qualcuno scrisse che dal letame nascono i fior, relegando le pietre preziose a un ruolo anonimo. In realtà, da alcune eruzioni vulcaniche del Sud Africa potrebbero fuoriuscire proprio i diamanti
GLI AMICI SE NE VANNO
Per i neoiscritti: in questa rubrica non saluto tutti gli scomparsi, ma solo i miei “amici inconsapevoli”; parte dei link non rimanda a Wikipedia.
Durante questa pausa estiva, se ne sono andati: Finn, cane - Paul Reubens, attore - Michele Iocca, il fumettista che disegnò anche cartelli stradali - Jim Parker, compositore - Mark Margolis, din din din - Idris, juventino - Alessandro Alessandro, pianista - William Friedkin, regista - Sixto Rodriguez, cantante - Robbie Robertson, musicista leggendario - Antonella Lualdi, attrice - Peppino Gagliardi, cantante - Darren Kent, attore - Renata Scotto, Madama Butterfly - Franco Nesti, musicista - Roland Freeman, fotografo - Carlo Mazzone, avversario ideale - Ron Cephas Jones, attore - Bernie Marsden, chitarrista - Bob Feldman, cantautore - Jørn Riel, scrittore - Giuliano Montaldo, partigiano e regista (controcorrente e coraggioso) - Richard Davis, contrabbassista jazz
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 2 settembre 2023
Alcuni scienziati hanno ricreato la musica dei Pink Floyd partendo dall’attività cerebrale di alcuni volontari (pensa se avessero usato i Pantera)
La zanzara tigre misura pochi millimetri e raramente vola oltre di 150 metri dal suo luogo di nascita. Eppure…
Ad un certo punto, 930mila anni fa, eravamo rimasti in soli 1300! Insomma, abbiamo rischiato l’estinzione (forse)
Il cosiddetto “long Covid” potrebbe causare ricorrenti vuoti di memoria e di concentrazione che rendono difficile la vita quotidiana
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Che lo Spazio fosse un’enorme punto di domanda, lo pensiamo da sempre. Ma che nello Spazio fosse visibile un enorme punto di domanda… guardate qui
Espanditi oggi, espanditi domani, prima o poi lo Spazio si fermerà?
Un tempo si chiamavano UFO; adesso, si chiamano UAP (Unidentified Anomalous Phenomena): il Pentagono ha reso disponibile online il suo archivio ufficiale di testimonianze video perlomeno curiose
Occhi al cielo questo weekend: se va bene, sarà visibile la cometa Nishimura
A MODO MIO
Come avete letto nei numeri antologici di Digesting Net usciti questa estate, su Amazon potete acquistare il mio nuovo romanzo “ghiaccio del mio respiro”.
Qui di seguito, la terza di copertina
“Mi chiamo Andonis e sto per morire”. Iniziare il primo capitolo con la fine di una trama, non è buona cosa. Ma è complicato riassumere in poche righe le vicende di un giovane cretese che vivrà una storia epica.
Povero, accudito con amore da due zii, opposti per indole e carattere, Andonis assapora un’adolescenza di quelle che tutti vorremmo vivere: costruendo castelli immaginari, insieme all’amico che tutti vorremmo avere; amando una ragazza ideale, che tutti gli amanti ideali vorrebbero incontrare.
Finché, un bel giorno, il destino gli impone di scappare da Creta, ovviamente su una nave (lui, che soffre il mal di mare), ovviamente solcando il mare (lui, che odia l’acqua salata). E già in questa occasione ha modo di assaggiare il gusto delle piccole e grandi scoperte, dove tutto è unico, dove tutto va divorato, dove tutto va raccontato.
A Londra, Andonis conosce la sua vera destinazione: la Terra Nova, la nave di Scott, il Capitano Scott, l’esploratore britannico che di lì a poco salperà verso il Polo Sud, per conquistarlo prima di tutti gli esseri viventi, in compagnia di un pugno di uomini fidati. E Scott vuole con sé anche Andonis, perché quel suo vivere la meraviglia in maniera così semplice e autentica sarà per tutti riferimento e conforto, sprone e passione.
Arriveranno in mezzo ai ghiacci, isolati dal resto del mondo, costretti ad adattarsi costantemente alle rigidità del Deserto Bianco: l’Antartico è (era) ancora padrone di se stesso, e solo pochi folli possono immaginare di attraversarlo. Anche qui, Andonis respira ogni evento con quell’entusiasmo incosciente, tipico di un’età che non dovrebbe mai spegnersi.
Ma, come recita la Storia ufficiale, le cose non andranno per il verso giusto: Scott arriverà secondo alla mèta e morirà sulla strada del ritorno, a soli 17 chilometri dalla postazione di soccorso più vicina. Per Andonis la parola “fine” dura pochi attimi, perché prima di morire vorrà raccontare la sua versione di quella sconfitta così amara, con quel suo modo ingenuo e forse romantico di trasformare una disfatta in una bellissima avventura.
Più che un romanzo di formazione, questa è una storia che l’autore avrebbe voluto vivere in prima persona.
Della documentazione indicata nella bibliografia (oltre ai diari dello stesso Scott, i meravigliosi testi di Patrick Leigh Fermor), ha cercato di raccontare le emozioni che ne scaturivano, non i fatterelli nudi e crudi.
Emozioni che iniziano tutte da una lettura giovanile, quando Alessandro Loppi, a soli 12 anni intravide nella biblioteca di casa un libro rilegato che raccontava le gesta degli “Eroi polari”.