Buon sabato,
il 27% degli italiani afferma di percepire molta tristezza durante le proprie giornate.
L’Italia risulta in top ten anche per quanto riguarda la rabbia e lo stress, mentre è ultima in Europa per il sentimento di coinvolgimento sul lavoro: solo il 4% ha risposto affermativamente [da The Vision].
Statemi bene,
Alessandro Loppi (*)
OPINIONI
«l’Italia non è immune dal fenomeno della leaky pipeline, la progressiva riduzione della componente femminile a mano a mano che si avanza nella carriera accademica.
Nel 2021, infatti, le donne in Italia rappresentavano il 51% degli assegnisti, il 44% dei ricercatori a tempo determinato, il 41% dei professori associati e il 26% di quelli ordinari.
Oltre al “soffitto di cristallo”, le donne si scontrano con la “porta di cristallo”, cioè più difficilmente e in tempi più lunghi accedono alle posizioni da ricercatore»
[continua ne il Mulino]
STORIE
C’è un tipo che da vent’anni passa le giornate scrutando Loch Ness… alla ricerca del mostro
WEB/INTERNET
Apple ha limitato l’utilizzo dell’AirDrop in Cina (ecco cos’è), perché usato nelle proteste antigovernative
Sempre a proposito di Apple, sembra che le sue restrizioni in difesa della nostra privacy (sic!) abbiano favorito l’ascesa di TikTok
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DINTORNI
Qui dice che le Tesla possono accelerare improvvisamente senza alcun motivo: attendiamo approfondimenti
SOCIAL
Oltre al commento di Vincenzo Cosenza, su Twitter/Musk stavo aspettando un’analisi di ampio respiro: quella di Carola Frediani mi sembra la migliore
Il caos delle verifiche di Twitter, raccontato da Paolo Attivissimo, con punte di involontaria comicità
LinkedIn propone un sistema per capire quali saranno le capacità professionali più richieste nell’imminente futuro
La moderazione dei video sui social è uno dei lavori più rognosi e difficili di sempre; e non sembra migliorare
Mi sono iscritto a Mastodon: per ora mi sembra poco intuitivo e caotico. L’analisi del Guardian
COSE NOTEVOLI
Alcuni polpi sono stati sorpresi mentre lanciavano oggetti l’un contro l’altro
AMBIENTE
Qualche sciagurato vorrebbe estrarre le terre rare dai fondali marini
Quanti soldi servono ai Paesi del Sud per finanziare i piani sul clima?
Crisi climatica e informazione, in Italia: il commento de Il Mulino
SPIGOLATURE
Negli ultimi 70 anni l’aspettativa di vita è aumentata
GLI AMICI SE NE VANNO
Biancamaria Tedeschini Lalli, prima rettrice universitaria
SCIENZA
Notizie di scienza della settimana, al 12 novembre 2022
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
I nostri satelliti artificiali stanno rendendo sempre più difficile lo studio delle costellazioni
Artemis I, i video del lancio
A MODO MIO
Seconds Out (sedicesima parte)
C’è un brano che sicuramente conoscete, o nella sua versione originale o in quella dei Massive Attack: “Stratus” (1973), dall’LP di debutto di Billy Cobham, il batterista con le mani piene di dita. È un pezzo muscoloso, strabordante di funky, fusion, jazz e rock, che ha il sapore di sesso e stetson, di alcool e penombre, di leggende e biliardi di periferia.
Il giro di basso è ipnotico e lisergico: sorregge superbamente la chitarra del compianto Tommy Bolin, e chiacchiera amabilmente con il tipico batterismo di Cobham, fatto di tocchetti e allusioni, di marmi e piume. Un basso straordinario che sembra suonato da un tipo alla Clint Eastwood, con quello sguardo un po’ così e un’indolenza da uomo vissuto.
E, invece, è Lee Sklar, uno spilungone secco e anonimo, con un barbone lunghissimo, gli occhialetti alla “Fragole e sangue”, uno sguardo dolce e sommesso, a metà tra il fuorisede del Pigneto e un barista di Lucca.
Classe 1947, Leland Bruce Sklar ha suonato letteralmente con tutti, rispettando ogni volta lo stile e il genere del committente, aggiungendo sempre qualcosa di suo, senza strafare. Tra le centinaia di collaborazioni, segnalo: America, Paul Anka, Miguel Bosé, Jackson Browne, Kim Carnes, Pete Cetera, Ray Charles, Cher, Leonard Cohen, Phil Collins, Crosby Stills & Nash, Thomas Dolby, Sheena Easton, Peter Frampton, Peter Gabriel, Art Garfunkel, Sammy Hagar, Hall & Oates, B. B. King, Carole King, Giorgio Moroder, Mike Oldfield, Eros Ramazzotti, Ron, Vasco Rossi, Santana, Rod Stewart, Sting, Barbra Streisand, James Taylor…